Ecco perché è cruciale adottare strategie che permettano di sfruttare differenti canali di distribuzione e vendita capaci di stimolare l’accesso a nuovi e profittevoli mercati. È un esempio, in questo senso, l’integrazione dell’e-commerce con i marketplace, una strategia che consente di massimizzare la visibilità e le vendite attraverso piattaforme consolidate e autorevoli. Integrare il proprio e-commerce con i marketplace, del resto, non è solo una mossa potenzialmente capace di aumentare le vendite, ma una vera e propria strategia di business che può ridefinire la sostenibilità e la crescita di un'azienda nel medio e lungo periodo. Le piattaforme più affermate, come Amazon, eBay, Shopify, Prestashop e Woocommerce solo per citarne alcune, offrono infatti una visibilità senza pari a livello globale e rappresentano non solo un punto di riferimento consolidato per milioni di utenti, ma anche una preziosa opportunità per le aziende che desiderano ampliare le proprie prospettive di sviluppo fuori dai confini nazionali e vendere all’estero i propri prodotti.
Il mercato totale dell'e-commerce transfrontaliero in Europa ad esempio, secondo uno studio di CB Commerce, ha raggiunto nel 2022 un fatturato di 265 miliardi di euro: di questi ben 167 miliardi di euro, ovvero il 63% del totale, sono stati generati dai marketplace. Ancora più lusinghieri sono i dati globali: secondo Mirakl, negli ultimi anni i marketplace sono cresciuti a un ritmo doppio rispetto all’e-commerce in generale, mentre negli ultimi due anni, i consumatori che hanno deciso di acquistare sulle grandi piattaforme generaliste sono aumentati del 35%. Essere presenti su queste piattaforme significa dunque non solo avere accesso a una vasta clientela, ma anche poter beneficiare di tecnologie avanzate e reti logistiche efficienti.
Il processo di integrazione di un e-commerce con un marketplace è un’operazione che consiste nel mettere in connessione il proprio store online con piattaforme più ampie attraverso processi di automatizzazione delle vendite e delle spedizioni che possono includere anche la gestione del magazzino e delle giacenze. L'adozione di questa strategia può rivelarsi particolarmente profittevole e può trasformare il modo in cui un'azienda si posiziona e opera nel mercato online. Ecco quali sono i principali vantaggi.
Maggiore esposizione. I siti come Amazon, eBay, Shopify, Prestashop e Woocommerce attraggono milioni di visitatori al giorno, offrendo una vetrina globale che può essere sfruttata per esporre i propri prodotti a un pubblico molto più ampio rispetto a quello che potrebbe raggiungere un singolo e-commerce.
Fiducia dei consumatori. Essere presenti su marketplace affermati può aumentare la fiducia nei confronti del brand. I consumatori, infatti, tendono a sentirsi più sicuri nell'acquistare da piattaforme note e affidabili, con percorsi intuitivi e metodi di pagamento e di resi dei prodotti chiari e ampiamente collaudati. Secondo i dati forniti da Amazon, gli utenti che acquistano sulla piattaforma completano il 28% degli acquisti appena in 3 minuti, il 50% in meno di 15 minuti.
Efficienza logistica. Molti marketplace offrono opzioni di fulfillment che possono alleggerire il carico logistico sulle aziende venditrici, dalla gestione del magazzino a quella dei resi, permettendo alle aziende di concentrarsi sul loro core business.
Accesso a nuovi mercati. Integrare l’e-commerce con marketplace internazionali apre le porte a mercati esteri senza la necessità di stabilire una presenza fisica, riducendo così le barriere all'entrata di nuove aree geografiche.
Analisi e dati. I marketplace, grazie a gestionali integrati, forniscono accesso a una vasta gamma di dati che possono aiutare le aziende a comprendere meglio le preferenze e i comportamenti dei clienti, permettendo di ottimizzare le offerte e le strategie di marketing in modo più efficace.
Nonostante i benefici evidenti, non sono poche le PMI e le aziende artigiane che esitano nel compiere questo passo, spesso per la paura di perdere l'identità del brand o di affrontare complessità gestionali e tecniche senza il know-how e le risorse necessarie. Tuttavia, con gli strumenti adeguati e con il supporto di player specializzati, l'integrazione del catalogo e-commerce con i marketplace può essere gestita in modo efficace e contribuire a ottimizzare non solo i processi di vendita ma anche le operazioni di logistica. Vediamo quali sono i principali passi da compiere.
Scelta della piattaforma. Il primo passo da fare consiste nel scegliere i marketplace più adatti al proprio business. È fondamentale valutare in base alla loro compatibilità con i prodotti venduti, la reputazione tra i consumatori e le specifiche tecniche necessarie per l’integrazione. Affidarsi a player specializzati consente di aderire più agevolmente a un numero maggiore di piattaforme, mantenendo elevati standard di efficienza dei processi.
Utilizzo di software di gestione integrata. Adottare software di gestione integrata, sviluppati sia in versione plug-in che online, permette di automatizzare la gestione degli ordini, delle spedizioni e dei resi del proprio e-commerce. Soluzioni di questo tipo sono ideali per le piccole aziende e startup, grazie alla flessibilità e alle funzionalità altamente personalizzabili.
Personalizzazione del catalogo. È possibile mantenere l'identità del brand e calibrare l’offerta personalizzando il catalogo dei prodotti per ciascun marketplace integrato. Questo significa adattare descrizioni, immagini e prezzi in base alle specifiche esigenze di ogni piattaforma, aumentando le possibilità di conversione.
Monitoraggio e ottimizzazione delle prestazioni. Una volta integrati e-commerce e marketplace, è essenziale monitorare continuamente la reportistica e le performance, utilizzando gli strumenti analitici offerti dalle piattaforme per raccogliere dati su vendite, comportamenti dei clienti e tendenze di mercato. Questo permette di ottimizzare le strategie di pricing, promozioni e gestione dell’inventario in tempo reale.
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