Per le donne fare impresa rappresenta da sempre una doppia sfida: quella posta dai mercati e dalla concorrenza e quella che riguarda la disparità di genere, che ancora, anche se in misura sempre minore, impatta sulle prospettive di impiego e sulle ambizioni di chi desidera avviare una propria impresa.
Politiche sociali ed economiche sempre più attente e orientate a favorire l’imprenditoria femminile hanno creato negli ultimi anni le basi per una presenza non solo nell’organico aziendale ma anche nei ruoli dirigenziali e di vertice, ma la parità di genere è ancora un obiettivo lontano da raggiungere. Secondo quanto afferma l’ILO, International Labour Organization, nel suo rapporto Women in Business and Management: The business case for change, in Europa Occidentale al ritmo di sviluppo attuale la parità di presenza nel mondo dell’impresa tra uomini e donne verrà raggiunta solo tra 61 anni. Eppure i segnali incoraggianti sono importanti e sono numerosi, dalla moda alla fornitura di Servizi, i settori economici in cui si registra un cambio di tendenza. Ma qual è la situazione attuale? Quali sono le opportunità per le donne che aspirano a costruire il proprio business? Vediamolo insieme analizzando dati e opportunità.

Solo il 21,7% delle aziende intervistate ha un consiglio di amministrazione presieduto da donne.

Oltre il 60,2% delle aziende che attuano misure per il Gender Gap, registra un incremento dei profitti dal 10 al 15%.

I numeri dell’Imprenditoria Femminile

In Europa vivono attualmente circa 447 milioni di abitanti: di questi oltre la metà, il 52% secondo i numeri forniti da Eurostat, sono donne. A questo dato però non corrisponde una cifra proporzionale della presenza femminile né nel mondo del lavoro in generale, né, tanto meno, nell’imprenditoria.

È sempre il rapporto dell’ILO a fornire le cifre: meno di una azienda su tre registra la presenza di donne manager, secondo uno schema piramidale che accentua il dato man mano che si sale di livello, e solo il 21,7% delle aziende intervistate ha un consiglio di amministrazione non presieduto da uomini.    

Eppure l’imprenditoria femminile e la differenza di genere all’interno delle aziende in questi ultimi anni hanno dimostrato grandi potenzialità e un impatto positivo sulle performance societarie, anche grazie all’applicazione di iniziative dedicate alla parità di genere: sempre secondo i dati forniti dall’ILO oltre il 60,2% delle aziende che attuano misure per contrastare il Gender Gap, registra un incremento dei profitti, misurabili in percentuali che vanno dal 10 al 15%. Si tratta di un dato importante, in grado di riflettere da un lato l’importanza della presenza delle donne in tutti i settori e a tutti i livelli del mondo del lavoro, dall’altro le potenzialità solo in parte espresse dal mondo dell’imprenditoria femminile.

Donne e Impresa: nuove opportunità e successo del franchising

I dati finora riportati fotografano una situazione ancora penalizzante, ma è importante sottolineare che il trend è positivo e si muove in direzione di una sempre maggiore presenza delle donne nei ruoli chiave delle aziende. Le imprese oggi riconoscono la necessità di raggiungere nel proprio organico un equilibrio tra i generi, una situazione in grado di garantire migliori sinergie all’interno dei contesti lavorativi. 

Alcune opportunità inoltre si stanno rivelando particolarmente favorevoli per le donne che ambiscono a fare impresa. È il caso delle start up, un modello di business che a fronte di una presenza ancora davvero molto ridotta delle donne europee, fa registrare performance davvero interessanti, con un numero di Exit, la vendita o la quotazione in borsa della propria azienda, in costante crescita.

Tra i modelli di business sempre più apprezzati tra le donne che desiderano mettersi in proprio c’è il Franchising, un modello di business capace di andare oltre la soluzione dell’auto impiego e offrire prospettive di crescita all’interno di grandi gruppi strutturati. La formula consente infatti di aderire a reti commerciali e strutture di servizi già avviate in grado di mettere il proprio know-how a disposizione di nuovi soci e consentire di accedere a concrete prospettive di crescita in un rapporto di collaborazione che lascia ampio spazio all’iniziativa personale. 

Un aspetto che appare importante nella scelta del franchising come modello di business per le donne riguarda la necessità di poter gestire il proprio tempo e conciliarlo con le esigenze familiari: una ricerca condotta da Eurostat nel 2019 dal titolo The Life of Women and Men rivela che le cittadine europee che lavorano e hanno un figlio sono ben il 72% e il dato aumenta di un punto percentuale quando i figli sono due. Sebbene la maternità in alcune aree del nostro continente possa ancora apparire limitante per chi aspira a diventare imprenditrici, è altrettanto vero che il franchising sembra offrire una duplice risposta, consentendo di organizzare gli impegni familiari e pianificare le proprie attività liberamente in base alle proprie esigenze e mettersi in gioco scommettendo sulle proprie capacità di fare business.

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