Negli ultimi mesi, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea sono tornate sotto i riflettori, con importanti ripercussioni per le aziende europee che esportano oltreoceano. Il nuovo contesto globale, segnato dal ritorno di politiche protezionistiche da parte degli USA, ha riacceso il dibattito sui dazi doganali, in particolare su acciaio, alluminio e beni industriali. Dopo un periodo di relativa distensione, il 2025 ha segnato una svolta: l’amministrazione statunitense ha annunciato la reintroduzione dei dazi su metalli europei, riaccendendo il conflitto commerciale. L'Unione Europea ha risposto con una contro-misura da 26 miliardi di euro in tariffe su beni americani, includendo settori strategici. A inizio aprile 2025, la Commissione Europea ha proposto un accordo "zero-zero" per l’abolizione reciproca dei dazi sui beni industriali. Tuttavia, Washington non ha ancora dato una risposta ufficiale, lasciando imprese e operatori in una situazione di forte incertezza.
Come funzionano i dazi doganali
- al valore della merce;
- al codice doganale (HS code);
- agli accordi bilaterali in vigore tra i Paesi coinvolti.
Le conseguenze per l’ecommerce europeo
Il commercio digitale può sembrare "immateriale", ma ogni ordine online implica la spedizione fisica di un prodotto. I dazi doganali influenzano direttamente:
- i costi finali dei prodotti;
- i tempi di consegna;
- la soddisfazione del cliente.
Per gli operatori e-commerce europei, questo significa rivedere strategie di pricing, logistica e customer service. Un aumento dei dazi può ridurre la competitività, spingendo i consumatori verso alternative più economiche e rapide. Inoltre, maggiori controlli doganali possono comportare ritardi, blocchi temporanei e maggiore incertezza, fattori critici per l’ecommerce dove la velocità è un elemento chiave dell’esperienza d’acquisto.
Marketplace e dropshipping: i più esposti
Chi opera in dropshipping o vende tramite marketplace globali come Amazon, eBay o Etsy è tra i più colpiti. Questi modelli di business si basano su spedizioni internazionali con margini già limitati: l’introduzione o l’aumento di dazi può renderli non più sostenibili. Le difficoltà includono: costi di sdoganamento imprevisti, pacchi bloccati o restituiti, maggiore complessità nella gestione dei resi.
Come prepararsi: strategie per affrontare l’incertezza
Per mitigare l’impatto delle nuove misure commerciali, le aziende devono adottare strategie preventive e flessibili:
- Monitoraggio normativo costante: seguire fonti ufficiali come e le Camere di Commercio per anticipare cambiamenti tariffari e adattare le proprie operazioni.
- Revisione della supply chain: investire in magazzini localizzati all’interno dell’UE o in partner logistici in Paesi con accordi favorevoli può ridurre l’esposizione ai dazi. Anche la triangolazione logistica è un’opzione efficace per ottimizzare spedizioni e costi.
- Comunicazione trasparente con i clienti: Informare in anticipo su eventuali variazioni di costi o tempi di consegna aiuta a mantenere la fiducia e la fedeltà del cliente, prevenendo reclami o recensioni negative.
Affronta i cambiamenti con il supporto giusto
In un contesto così dinamico, affidarsi a partner esperti è fondamentale. Mail Boxes Etc. supporta imprese, professionisti ed ecommerce con:
- consulenza doganale personalizzata
- gestione completa delle pratiche di spedizione internazionale
- ottimizzazione della logistica in funzione dei nuovi scenari normativi
Grazie alla rete capillare di Centri Servizi e all’esperienza consolidata nel settore, Mail Boxes Etc. è il partner ideale per superare sfide doganali e logistiche.
